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IL SEDANO NERO DI TREVI
Corriere dell'Umbria (Foligno Spoleto) 17/9/2008, pag. 24
La cultivar trevana alla grande kermesse torinese Il sedano nero al Salone del gusto TREVI - Riflettori puntati sul sedano nero di Trevi, particolare cultivar prodotta solo a Trevi e soltanto in questo periodo dell'anno, da un numero limitatissimo di coltivatori e in una ristretta striscia del territorio: quella delle Canapine. Un prodotto che quest'anno farà il suo ingresso in grande spolvero al Salone del Gusto di Torino. Evento in programma per la fine del prossimo mese di ottobre, grazie al fatto che si è costituita proprio di recente un'associazione. L'associazione dei produttori del sedano nero, composta, almeno per il momento da tre rappresentanti su sei produttori. Annibale Bartolomei (presidente), Cesare Bartolomei e Angelo Mattioli.
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Storia e tradizione Ne hanno parlato Relazione Castellini Trevi e Perugia, 2005 Caratterizzazione Genetica Trevi, 15/10/2004 Prodotto tipico Trevi, 15/10/2005 Delegazione Università svedese - 2008 Al Salone del Gusto - Torino 2008 Presentazione a La prova del Cuoco 2008 Ne hanno scritto F. Francolini - Bacteriosi del sedano, 1928 Gildo Castellini -Umbria Agricoltura 12/2003 Nunzio Primavera in Campagna Amica AA.VV., Il Sedano Nero di Trevi - Un prodotto umbro di eccellenza -17/10/2008 |
Un prodotto che è stato al centro di uno studio scientifico, fortemente voluto dalla Pro Trevi, da sempre attenta alle sorti di questo tipo di vegetale, svolto alcuni anni fa, dall'Università di Perugia nell'ambito del progetto "La valorizzazione delle risorse genetiche agrarie della regione Umbria", sottoprogetto "La biodiversità vegetale in Umbria e la sua conservazione", sostenuto da Piano di sviluppo rurale dell'Umbria 2000-2006. Progetto coordinato dal professor Mario Falcinelli, direttore Dipartimento biologia vegetale e bio-tecnologie agroambientali e zootecniche dell'Università di Perugia. Le ricerche di laboratorio hanno evidenziato che le sei varietà coltivate tradizionalmente a Trevi sono molto somiglianti tra di loro mentre si differenziano dalle varietà commerciali. Lo studio ha inoltre individuato gli elementi che hanno concorso a determinare la tipicità di un prodotto vegetale e cioè il genotipo, l'ambiente e la tradizione. Tra l'altro il sedano nero di Trevi è perfettamente individuabile come varietà biologicamente distinta e riconoscibile. Sono state le pazienti e secolari cure degli agricoltori locali che hanno portato alla creazione di questa particolare cultivar. Il sedano nero così detto perché se lasciato crescere senza lavorazioni speciali è molto scuro e legnoso e quindi deve venire interrato per poter ottenere poi l'imbianchimento. Il prodotto finale è un sedano dallecoste bianche, prive di quei fastidiosi fili e con un cuore molto polposo e tenero. La semina avviene con la luna calante, attorno al periodo pasquale, possibilmente il venerdì santo. Il sedano nero ha una produzione limitatissima perché viene coltivato in una stretta striscia di terra detta Canapine, molto argillosa; umida e fertilissima, adatta alla colture che sfruttano il terreno. Al sedano nero è stata dedicata una sagra, istituita dalla Pro Trevi nel 1965 con lo scopo di non far cadere l'attenzione su questo prodotto, che a più di quarant'anni di distanza riscuote un ottimo successo di pubblico e di consensi. Certo, data la particolarità della lavorazione, questa cultivar ha necessariamente un prezzo più elevato rispetto alle altre varietà e questo contribuisce a restringerne ancora il mercato. La quasi totalità della produzione viene utilizzata nel giorno della Sagra e consumata nelle taverne e nei ristoranti locali nel mese di ottobre che lo utilizzano per succulente pietanze. Anna Maria Piccirilli
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