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Don Eugenio Venturini

 

Parrocchia di Santa Croce in Trevi. Memorie

 

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CAPO 12°  -   OBBLIGHI DEL PRIORE E DEI CAPPELLANI

 

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Nota:Tra parentesi acute < > è riportato il numero della carta (foglio). Eventuali parole divise tra due pagine sono state trascritte per intero nella pagina che precede.

 

Il testo in colore, tra parentesi quadre  [   ] è stato aggiunto all'atto della trascrizione

 

 

 

66°

La materia di questo capo, nei tempi passati, sempre è stata tramandata pe la via tradizionale, orale, però, nello stato attuale delle cose, in cui il provvedere al rinvestimento del Priorato e delle Cappellanie rimaste vacanti si mostra difficoltoso per l'imposizione di un deposito pecuniario ben grave a titolo di cauzione della buona tenuta dei fondi del beneficio; tal via tradizionale minaccia di restar rotta. Epperciò ritengo cosa interessante lo apporre il capo presente.

 


OBBLIGHI DEL PRIORE

In questa parrocchia il Priore, oltre gli obblighi comuni ad ogni parroco, inerenti al proprio ministero, ha gli speciali seguenti.

 

  1. Celebrare la festa del Titolare principale e originario della Parrocchia, S. Fabiano, il 20 Gennajo. Il Priore, in tal giorno, deve fare nella sagrestia la distribuzione del danaro a tutte e singole le famiglie della parrocchia in ragione di un soldo a ciascuno dei loro rispettivi componenti, meno che alle primarie, quali sono al presente le due Valenti, la Valentini e la Stocchi, alle quali, in luogo del danaro, invia a ciascuna una cacchiatina di sei panini bianchi. Inoltre deve al sagrestano £ 1,50, al chierico centesimi 50. Per consuetudine poi fa una refezione, ossia pranzo, ai Cappellani e agli inservienti della chiesa:
    <95v>sagrestano, chierico e campanari. A tutto il rimanente della festa, compreso il Triduo di precedenza, provvede la Sagrestia.
     

  2. Dare agli stessi inservienti una colazione al matttino della Commemorazione di tutti i Defonti: una minestra di fave e qualche altra cosa.
     

  3. Fornire l'olio in tutto l'anno pel mantenimento della lampada del S.mo Sagramento.
     

  4.  Provvedere la cera occorrente per le Comunioni che si portano agl'infermi e le tre candele pel triangolo nella funzione del Sabato Santo di Pasqua; (Questa ultima, cosa che sa di una piccolezza sciocca, ma sic voluere priores) 
     

  5. Soddisfare i due legati di Messe, propri ed esclusivi del Priorato - I quattro legati Cini, inerenti alle distinte delle Cappellenie, comuni agli altri Cappellani, per la quarta parte che riguarda il Priore; e gli altri due della Massa Comune, per la quaota che può spettare al Medesimo, secondo il numero dei Cappellani esistenti e funzionanti - Partecipare, in eguali porzioni, agli altri Cappellani alla celebrazione di Messe dei Legati a carico della locale Congregazione di Carità.

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67°

OBBLIGHI DEI CAPPELLANI

 

I Cappellani di questa Parrocchia, istituiti dal Breve di Clemente X ad ereditare la soppressa Congregazione Filippina, dovettero assumere tutti gli obblighi. Quest dal Cardinale Facchinetti, Vescovo di Spoleto, incaricato all'attenzione del Breve con pienezza di facoltà, vennero esplicati nel decreto esecutorio, già in questo libro riportato al capo Nº 23. Però la versibilità del tempo tutto modifica, tutto tramuta, e domani distrugge ciò che oggi ha edificato. Nello stato che si è formato col volgere di oltre due secoli, e quale al presente l'abbiamo trovato, dell'ingiunzioni contenute nel Decreto Facchinetti, poche ne rimangono in vigore. Epperciò è cosa opportuna esporre qui gli obblighi dei Cappellani, come ora si hanno

 

  1. Adempire, ciascuno, la quarta parte dei quattro legati Cini, di Messe annue, che sono inerenti alle distinte delle quattro Cappellenie, nonché la stessa quarta parte dei due Legati della Massa Comune, e anche maggiore della quarta, quando alcune delle Cappellenie fosse in istato vacante, o alcuno dei Cappellani non istase in esercizio per assenza permanente, a seconda della distribuzione del reddito annuo della stessa Massa, che in tal caso abbia a farsi tra i Cappellani presenti e funzionanti.
    Partecipare alla celebrazione delle Messe dei Legati della Congregazione di Carità, in
    <96v>eguali porzioni tra loro.
     

  2. Coadiuvare il Priore nell'esercizio del ministero parrocchiale.
     

  3. Coadiuvare il medesimo in tutte le feste proprie di questa Chiesa, e in tutte le funzioni che in essa si fanno nel corso dell'anno.
     

  4. Assumere l'economato spirituale della Parrocchia, in caso di vacanza del suo Rettore, lo che spetta, per diritto, al Cappellano Primo, cioè il seniore nell'investitura della Cappellenia.
     

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