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La chiesa di S. Costanzo, appena fuori dalla mura di Trevi, fu
per secoli luogo di grande devozione. Secondo una antica tradizione fu intitolata a S. Costanzo che figurava tra gli antichi vescovi di Trevi. Secondo altri fu eretta sul luogo ove fu decapitato S. Costanzo, vescovo e patrono di Perugia, quando veniva condotto in catene dal magistrato a Spoleto.1. Durastante Natalucci la dice “antichissima di sua struttura, con volta e con un solo altare; la quale è fornita al di fuori con pietre quadre”. Fu Chiesa parrocchiale fino al 1573, quando con editto del vescovo Fulvio Orsini, venne ceduta al Capitolo di Sant'Emiliano, su istanza dei Canonici. A seguito delle intricate vicende delle demaniazioni, fu acquistata da privati.
Trevi, Chiesa di S. Costanzo |
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Trevi, Chiesa
di S. Costanzo, Facciata Tutte le foto sono inedite © f.s.2006 |
All'inizio del XX secolo, fu trasformata in cisterna, per raccogliere le acque meteoriche che provenivano dalle strade soprastanti e intorno al 1920 si vedevano ancora le pitture di santi "che si rispecchiavano nell'acqua".2 Non più curata, si riempì ben presto con la ghiaia trascinata dalle acque. Nell'ultimo decennio del '900 fu venduta insieme alla vicina casa e al terreno circostante. Da allora è stata oggetto di vari passaggi di proprietà e ogni nuovo acquirente ha cercato di riportarla, per quanto possibile, alla funzionalità originaria.
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Notizie storiche
L'origine e le fonti storiche
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Note 2) Testimonianza orale di Maddalena Benedetti Valentini, n. 1913. |