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MUSEO DELLA CIVILTA' DELL'OLIVO - 3    Inglese.gif (311 byte)

REPERTI ARCHEOLOGICI  - Decorazioni
Collezione Jean Pierre e Fiorella Cottier

LA RAPPRESENTAZIONE DELL’OLIVO COME ELEMENTO DECORATIVO

La raffigurazione come elemento di paesaggio in scene più ampie o come elemento a sé stante compare abbastanza frequentemente nell’arte greca e romana sia nelle opere pittoriche che nella scultura o nella toreutica e nella pittura vascolare. In quest’ultima espressione artistica spesso il pittore si serve della raffigurazione dell’olivo come elemento simbolico del paesaggio in cui è ambientata la scena raffigurata.

Più frequentemente la raffigurazione del ramo di olivo sembra assumere un valore puramente decorativo, anche se non si può escludere il valore simbolico riferito al paesaggio e alla destinazione d’uso del recipiente su cui esso è rappresentato. Questo tipo di rappresentazione compare nella ceramica attica del V secolo avanti Cristo e successivamente anche nelle produzioni figuline delle colonie greche e delle are a stretto contatto e in stretti rapporti commerciali con la Grecia, come ad esempio l’Etruria.

Caratteristica a questo proposito appare una classe di tazza, le glaukes, (da glaux = civetta) decorate sulle due facce da una civetta (simbolo di Atena) fiancheggiata da due rami di olivo, forse simbolo dell’introduzione dell’olivo in Attica da parte di Atena.

Caratteristica del mondo maschile e legato alla pratica della cura personale è lo strigile ovvero uno strumento per detergersi dopo la pratica atletica nella palestra. Compare in ambiente greco e poi etrusco già nel V- IV secolo avanti Cristo.

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Aggiornamento: 27 aprile 2017.