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MUSEO DELLA CIVILTA' DELL'OLIVO -1
REPERTI ARCHEOLOGICI - LUCERNE
Collezione Jean Pierre e Fiorella Cottier
L’ILLUMINAZIONE L’uso dell’olio nell’illuminazione è strettamente legato ad un utensile particolare: la lucerna, che è il mezzo di illuminazione più diffuso nell’antichità. In tale recipiente si bruciava l’olio per mezzo di uno stoppino. L’invenzione della lucerna risale a tempi assai remoti. Il suo impiego oltre che nell’illuminazione delle case, dei templi, degli edifici pubblici e privati in genere, acquista particolare importanza nei riti funebri, come dono che accompagnava il defunto, come simbolo di scongiuro e come simbolo di rinascita. Il materiale più usato è l’argilla ma esistono numerose testimonianze in bronzo, metalli preziosi, vetro o pietra. La forma subisce una completa evoluzione nel corso del tempo. Morfologicamente si individuano tre parti: il corpo, il becco e l’ansa. Le forme più antiche sono aperte, mentre in età greca e romana sono chiuse. Nelle forme chiuse, nel centro del disco che costituisce la parte superiore del serbatoio si trova un foro per l’introduzione dell’olio, che avveniva per mezzo di vasi a beccuccio come il buttus, spesso affiancato da un foro più piccolo per facilitare il tiraggio. La collezione si compone di n° 58 lucerne. (C. R. Petrini). |
Museo dell'Olivo Reperti - Unguentari Reperti - Decorazioni
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