Home - ProTrevi Appuntamenti Ricettività11 E-mail ProTrevi

Proverbi Umbri raccolti da Oreste Grifoni

5 - CASA - COSTUMANZE – CONVENIENZE OBBLIGHI (pagg. 29-32)

Pagina precedente                                      Pagina INDICE del volume                                             Pagina successiva

 

Nota: Tra parentesi acute < > è riportato il numero della pagina.

 

CASA*- COSTUMANZE – CONVENIENZE OBBLIGHI
 *Senso proprio e figurato.

 

1.

 

 - Casa tua, riposu tua; magni e bij a motu tua.

Lat.

 

 - Nullus est locus domestica sede iucundior.

 

2.

 

 - Pane e cipolla e casa sia (sua)!

 

3.

<30>

 

 - Gniunu fa quello che je pare a casa sia.

 

4.

 

 - Casa nôa, chi 'nce porta non ce trôa.

Lat.

 

 - Si re aliqua uti voles in sede nova, domo abs te afferto, ne operam perdas poscere.

 

5.

 

 - La casa alloggia, ma non governa.

 

6.

 

 - Chi casa sia non cià, oggi qua, domani là.

 

7.

 

 - Casa fatta e vigna fatta.

 

8.

 

 - Casa fatta e vigna posta nun se sa quello che costa.

 

9.

 

 - Chi la casa d'antri nutrica, la sia 'ddiventa povira e 'nnimica.

 

10.

 

 - Casa che ha bon vicinu vale centu scuti e un quatrinu.

Tosc.

 

 - Casa che ha buon vicino, val più qualche fiorino.

 

11.

 

 - Casa nisconne, ma non ruba.

Abruz.

 

 - Casa fure (ruba), e cas'arrenne, bbaste che n'n ge sta mâne ca se stenne.

 

12.

 

 - Meju poveru a casa sia che riccu a casa d'antri.

 

13.

 

 - 'Gni omu 'na panza, 'gni paese 'n'usanza; - e

 - Paese che vai, come vidi fane, fai.

    Bisogna adattarsi alle costumanze del luogo dove uno va o dimora.

Abruz.

 

 - A ogne tierre c'e 'na usanze; a ogni mmijicule c'e una panze.

 

14.

 

 - Centu pietanze e un piattu solu.

 

15.

 

 - Li fiji de le porche non chiudono mai le porte.

 

16.

 

<31>

 

 - Col compare e la commare poi fa quel che te pare.

    Si possono trattare familiarmente

 

17.

 

 - Non c'è spacciu senza sale, non c'è stanzia senza rinale.

 

18.

 

 - Menzugiorno, tutte le vecchie vanno al fornu.

 

19.

 

 - Menzudi tutte le vecchie vo a durmì'.

 

20.

 

 - Un'ora dorme un santu; due chi non e tantu;

    tre un pilligrinu; quattru un cappuccinu;

    cinque uno studente; sei l'antra gente;

    sette un corpu; otto un porcu;

    nove un giudjo; dieci ne dormo io.

Tosc.

 

 - Quattro o cinque al viandante; cinque o sei al mercante ;

    sei o sette allo studente; sette od otto all'altra gente;

    otto o nove al signorone; nove o dieci al poltrone.

 

21.

 

 - Piôe e maltempu fa; a casa d'antri è un bruttu sta'.

   Se stess'io a casa d'antri, come l'antri stanno a casa mia,

   pijarìo la strâe e me n'andrìa.

 

22.

 

 - Scrivere è lecitu, risponnere è obbligu.

 

23.

 

 - Saluta è cortesia, risponne' è obbligu.

 

24.

 

 - Ama chi t'ama e risponni a chi te chiama.

 

25.

 

- Do' non s'e 'mmitati (invitati) 'nse manna mancu lu cane.

 

26.

<32>

 

- Quannu se sta al ballu, bisogna balla'.

 

27.

 

 - In compagnia pijò moje un frate.

Si usa per persuadere qualcuno a prendere parte a cosa piacevole, che a lui però non garba ovvero non conviene.

28.

 

 - S'arispetta lu cane pe' lu padrone.

Tosc.

 

 - Chi ama me, ama il mio cane.

Franc.

 

 - Qui aime Martin, aime son chien.

 

29.

 

 - Co' la pelle dell'asinu non convene mai d'ammantasse.

   Non bisogna far mai figure meschine, degne di persona di poca intelligenza.

 

30.

 

 - Lu rispettu, chi lo vole, bisogna che lu porti.

 

31.

 

 - Chi scoccia paca e li cocci so' li sia.

Tosc.

 

 - Chi fa il danno lo paghi

Franc.

 

 - Qui casse les verres les paye.

 

32.

 

 - 'Gni promessa è debito.

Lat.

 

- Omne promissum cadit in debitum.

Franc.

 

 - Qui promet s'oblige.

 

Pagina precedente                                      Pagina INDICE del volume                                             Pagina successiva

205


Associazione Pro Trevi - I-06039 TREVI (PG)
E-mail: protrevi@protrevi.com
© 1996-2023 by F. Spellani
Grafica e gestione: Explica s.r.l.
Aggiornamento: 27 aprile 2017.