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Ex Allievi di Don Bosco

Unione di Trevi

La storia

 

 

 

Nota: Le notizie seguenti sono contenute in un fascicolo dattiloscritto di 26 fogli rinvenuto tra le memorie del prof. Carlo Zappelli e dagli eredi consegnato all'archivio provvisorio dell'Unione di Trevi il 4/10/2006
Le aggiunte in colore sono state inserite negli anni ai quali si riferiscono, ad integrazione delle notizie riportate sub anno. Il testo di tali aggiunte è stato tratto da una relazione aggiunta alla fine del fascicolo, non riportata per intero poiché riassume quanto già ampiamente trattato.
L'ultimo foglio del  fascicoletto è la copia di una lettera del 4/3/1942 inviata all'Ispettore dall'allora Direttore del Collegio Don Francesco Pillai e riassume sommariamente l'attività dell'Unione di Trevi

 

Sub anno 1933 è riportata una notizia inedita o quanto meno dimenticata: la sosta a Trevi delle spoglie mortali dell'ex allievo Cap. Loreto Starace nel trasferimento dal cimitero di guerra a Castellammare di Stabia, sua città natale.

 

 

 

UNIONE EX ALLIEVI DI DON BOSCO

 DEL COLLEGIO DI TREVI

Data di fondazione: 2 Febbraio 1923

 

Direttori succedutisi nel Collegio dal 1923 al 1941

 

Prof. Don 

   "       "

   "       "

   "       "

   "       "

   "       "

Giovanni Sartori

Giuseppe Perino

Girolamo Chiappe

Giuseppe Castagna

Michele Morrone

Francesco Pillai

1923 - 1926

1926 - 1929

1929 - 1932

1932 - 1938

1938 - 1941

1941 -

 

Statistica degli iscritti

ANNO

 n°

 

ANNO

 n°

1923

1924

1925

1926

1927

1928

1929

1930

1931

1932

150

185

220

240

255

270

285

300

320

340

 

1933

1934

1935

1936

1937

1938

1939

1940

1941

 

360

385

410

420

450

480

505

535

570

 

Presidente dell'UNIONE dal 1923 al 1941:

Dott. Prof. Carlo Zappelli

 

 

CRONISTORIA E FATTI PIU' SALIENTI

 

ANNO 1923

Il 2 Febbraio 1923,su iniziativa del Direttore del Collegio Lucarini, Prof. D.Giovanni Sartori e dell'ex allievo Prof. D. Aurelio Bonaca, fu istituita l'Unione di Trevi, cui fu dato il nome di Loreto Starace, ex allievo caduto nella Grande Guerra, degno di essere particolarmente ricordato per la sua bontà e per il suo valore.

Fu nominato Presidente dell'Unione il dott. Prof. Carlo Zappelli, residente in Foligno, e segretario lo stesso Don Bonaca. Successivamente questi fu sostituito dall'ex allievo Salvatore Zappelli di Trevi.

Diedero un grande impulso all'Unione i vari Direttori che si succedettero nel Collegio e cioè: Prof. Don Giovanni Sartori, Don Giuseppe Perino, Don Girolamo Chiappe, Don Giuseppe Castagna, Don Michele Morrone.

Sotto il direttorato Morrone spiegò particolare attività verso l'Unione il Prefetto D. Nello Del Raso.

Rimaneva così secondato il desiderio espresso in numerose circostanze da parecchi ex allievi.

Il primo Consiglio Direttivo fu così composto:

Dott.Prof. Carlo Zappelli - Presidente

Dott.Prof. D.Aurelio Bonaca - Segretario

Carelli Goffredo - Membro

Cerquiglini Giulio       id.

Chiavetti Giuseppe    id.

 

L'iniziativa fu subito seguita, oltreché dal plauso, dall'adesione entusiastica degli ex allievi che ne vennero a conoscenza.

Alla fin dell'anno l'Unione contava circa 150 iscritti.

Forte incremento ebbe a seguito dell'intervento la sera del 9 dicembre di molti ex al allievi alla cerimonia di premiazione degli alunni distintisi per lo studio e per condotta nell'anno decorso, nella quale il Segretario commemorò l'ex allievo Loreto Starace, caduto da prode sul Carso il 26 Luglio 1915.

Rimpatriato dall'America allo scoppio della Guerra, lo Starace, di cui erano ancor vivi gli esempi di bontà lasciati in tutti coloro che lo avevano conosciuto, ebbe un ciclo bellico brevissimo: cinquanta soli giorni di fronte, ma sufficienti per fargli conseguire tre medaglie al valore, una promozione per merito di guerra e una morte santa e gloriosa sul campo.

Nel suo Reggimento era assai ben voluto da superiori, colleghi e inferiori; la sua bontà aveva un riverbero benefico verso tutti e tutti lo chiamavano "il capitano santo". L'orazione brillante ed efficace di D. Bonaca terminò con la proposta di erigere un ricordo marmoreo, presso il Collegio, in onore dello Starace e di tutti gli altri ex allievi caduti per la Patria. La proposta incontrò il favore generale

Il Direttore del Collegio, Don Sartori, invitò subito ad una riunione coloro che già erano ascritti all'Unione ex allievi di Don Bosco, riunione che ebbe luogo il 30 Dicembre e da cui venne nominato il Comitato per l'attuazione delle proposta. Ne fu eletto presidente il Dott.Carlo Zappelli, medaglia d'argento al valore e Consigliere Provinciale

 

ANNO 1924.

Il Comitato iniziò subito il suo lavoro dando diffusione ad un'apposita circolare, a mezzo della quale, oltre allo scopo di raccogliere fondi per il ricordo, si tendeva a perseguirne un'altro: una diffusione sempre maggiore degli inviti agli rivolti agli ex allievi perché dessero la loro adesione.

L'uno e l'altro furono raggiunti: adesioni, incoraggiamenti ed offerte cominciarono subito ad arrivare con ritmo veramente promettente. Gli iscritti, alla fin dell'anno erano circa 185.

Riportiamo del Numero di Novembre dell'Eco del Collegio Lucarini organo degli allievi e degli ex allievi: " ... Il Comitato pensò che fosse cosa ottima cercare anche qualche altro provento, e così sono state date a pagamento recite e rappresentazioni cinematografiche. Degna di nota la serata del 18 Maggio: i1 Dott.Carlo Zappelli fece un magnifico discorso per spiegare lo scopo che si è prefisso il Comitato e per mettere nella vera luce le finalità dell'Unione ex allievi, che, come dice lo Statuto, tende a mantenere vivo il sentimento di riconoscenza verso gli educatori,di conservare i sensi di amicizia e di fratellanza fra gli ex allievi e di favorire le opere salesiane.

Il plauso delle Autorità cittadine,oltre che da altre agevolazioni,  è dimostrato del contributo di L.500 offerto dall'Amministrazione Comunale.

Lo stesso Numero portava le adesioni e plausi di alcune personalità, quali: l'Eminenza il Cardinal Cagliero, il Rettor Maggiore, l'Arcivescovo di Spoleto, il Sindaco del Comune, l'Ispettore D. Simonetti, il Presidente della Federazione Regionale Comm. Poesio,mi precedenti Direttori D. Borio e D. Costa, alcuni ex allievi divenuti ... pezzi più o meno grossi.

L'ex Allievo Prof. Renato Mancia, artista d'indiscusso valore, offerse l'opera sua gratuita per lo studio e l'attuazione del monumento

 

 

ANNO 1925

Il 21 Aprile con cerimonia solenne, cui intervennero alte Autorità ed ex allievi in gran numero,fu posta la prima pietra del monumento agli ex allievi caduti per la Patria.

Il Rettor maggiore Sig. Don Filippo Rinaldi, compì egli stesso, di persona, la cerimonia, in mezzo al plauso della Cittadinanza,che ricordò a lungo e ricorda tuttora il passaggio, per quanto breve, in Trevi della paterna figura del Superiore generale dei salesiani.

Egli stesso inaugurò la lotteria promossa dagli ex allievi pro-monumento, lotteria ricca per numero e pregio dei premi. Vi figuravano,fra gli altri, quelli della Maestà del Re, della Maestà la Regina Madre, delle Eccellenze il Presidente del Consiglio dei ministri, il ministro della Guerra, il ministro della Pubblica Istruzione, il Ministro dell'Economia Nazionale,ecc.

Il Comitato non risparmiò industria o mezzo per raggiungere lo scopo di una degna glorificazione dei compagni Caduti.

In quest'anno il Collegio Lucarini veniva a celebrare il V Giubileo d'oro, essendo stato fondato nel 1675. I Salesiani ne assunsero la gestione nell'ottobre 1893.

Direzione del Collegio e Comitato decisero di celebrare  il V Giubileo d'oro e l'inaugurazione del monumento ai Caduti nella stessa data, che fu fissata al 5 Luglio.

Vi intervenne l'Eccellenza Mattei Gentili, in rappresentanza del Governo, il Comandante la Divisione Militare, l'Ecc. il Prefetto della Provincia, l'Ecc. il Vescovo Castrense, i genitori o i parenti prossimi dei Caduti i cui nomi venivano incisi nei travertini.

Fra le adesioni,oltre quella del Rettor Maggiore, assolutamente impossibilitato a presenziare,come sarebbe stato suo vivissimo desiderio, piace ricordare quelle dei Marescialli d'Italia Luigi Cadorna e Armando Diaz, del Generale d'esercito Gaetano Giardino,del Capo di S.M.G. Gen.d'esercito Pietro Badoglio, Senatori e Deputati.

Oratore ufficiale fu il Presidente Generale Comm. Avv. Felice Masera, che, come sempre, fu felicissimo nel suo discorso, di cui ci rammarichiamo vivamente di non aver potuto fare la ripresa stenografica.

In serata l'avv. Vladimiro Babucci, di Perugia, Cooperatore salesiano, tenne al teatro Cittadino "Clitunno" una brillante celebrazione delle opere salesiane.

La giornata resterà fra le più memorande per il collegio di Trevi

 

 

ANNNO 1926

Cambio della guardia nel Collegio.

Pubblicava l'Eco del mese di Novembre: Un cordiale amichevole saluto a nome degli ex allievi vada al Prof. D. Giovanni Sartori, che l'ubbidienza ha chiamato a Rimini a reggere quell'importante opera salesiana.

Con dispiacere l'abbiamo visto partire perché da sei anni era qui e ci eravamo affezionati a lui, ed anche egli si era affezionato (ne siamo certi ) al nostro Collegio, alla nostra Trevi, ai suoi ex allievi. Ma egli è partito sorridente e tranquillo, contento di fare la volontà dei Superiori.

Ma noi speriamo di vedere ancora D. Sartori a Trevi. Qui egli ha non solo dei confratelli che lo apprezzano, ha non solo degli amici, ma ha qualche cosa che è come la corona del periodo della sua Direzione: il Monumento agli ex Allievi e l'Unione ex Allievi. Sono due cose che mentre attestano lo zelo di D. Sartori, lo richiameranno certamente qui in mezzo a noi.

Nella primavera prossima,quando terremo il nostro Convegno, D. Sartori sarà certamente con noi.

Ma se dispiacere abbiamo provato per la sua partenza,questo è diminuito dal fatto che a succedergli è stato chiamato il Prof. D. Giuseppe Perino. Noi lo conosciamo bene, poiché da più anni è qui, nel nostro Collegio, a lavorare, e perciò sappiamo di quali e quante buone qualità sia adorno,sappiamo quale sia il suo zelo, il suo amore, il suo tatto per l'educazione dei giovani. Il Collegio e le opere annesse, risentiranno certamente i benefici effetti della direzione di questo esemplare figlio di D. Bosco. Ed è per questo che la sua nomina a direttore fu salutata con piacere non solo dagli ex allievi, ma da tutto la Cittadinanza, che è sicura di vedere in lui chi saprà dare al Collegio sempre maggior incremento e maggiore splendore.

Sotto la nuova Direzione l'Unione si è ancora ampliata nel numero dei soci, che alla fine di quest'anno si aggiravano sui 240.

 

 

 ANNO 1927

L'Unione ha partecipato con sacro entusiasmo all'annuale riunione portandovi quella nota gaia, che fu sempre una sua prerogativa.

Al Convegno annuale furono trattati, specialmente, problemi inerenti ad un sempre maggiore incremento dell'Unione non solo con cercare di aumentare gli iscritti, ma anche col tendere a raggiungere sempre meglio gli scopi statutari.

Le relazioni furono approvate all'unanimità.

Il vecchio Consiglio, il cui operato raccolse un plauso cordiale, venne riconfermato per il biennio successivo.

 

 

ANN0 1928

Come in passato, l'Unione prende parte attiva alla vita salesiana in ogni circostanza e in tutte le manifestazioni in cui il suo intervento riesce possibile ed opportuno.

Simpatica e significativa la partecipazione alla Festa annuale di esponenti dell'Unione del vicino Collegio di Gualdo Tadino.

Sotto l'impulso del Direttore Don Perino, e in conseguenza dell'attività del Consiglio e del buon volere di tutti, il numero di ex alunni che domandano l'iscrizione ha segnato nell'anno un aumento graduale non forte, ma continuo.

 

ANNO 1929

Nulla di particolarmente notevole vi è stato nella vita e nell'attività dell'Unione in quest'anno.

Lavoro calmo, sereno, tranquillo, nella più perfetta intesa fra Superiori del Collegio e Membri del Consiglio direttivo.

Al Convegno annuale, numeroso ed affiatato come al solito, hanno portato personalmente il saluto della vicina Unione di Perugia alcuni ex allievi di quella Casa..

Il Consiglio Direttivo è stato ancore riconfermato con l'aumento di un membro nella persona di Carlo Merli.

Il numero degli iscritti si è avvicinato ai 300.

Un nuovo cambio di guardia porta l'ottimo Direttore Don Perino ad altra destinazione e Don Girolamo Chiappe al nostro Collegio.

L'Unione saluta entrambi, ringraziando il primo della sua opera in pro dell'Unione e promettendo al secondo tutta la più fattiva collaborazione.

 

 

ANNO 1930

 

L'attività di quest'anno ha preso il tono dalla festa del padre - ASCRITTO FRA I BEATI - celebrata in coincidenza del Convegno annuale.

Stralciamo da un quotidiano della Capitale:

(ritaglio allegato)

Trevi in onore del Beato don Bosco

 

Abbiamo da Trevi.

Spettacolo veramente imponente, commoventissimo è stato quello che domenica ha dato il popolo trevano per onorare il grande apostolo della gioventù, beato don Bosco i cui degni figli, qui in Trevi, da oltre un trentennio prodigano un mondo di bene.

Trevi - dico - in un sol palpito, in un'unica fede ha vissuto questi giorni di commemorazione e di esaltazione del grande uomo che, nato da umilissimi operai, con un crescendo meraviglioso è assurto ai più grandi fastigi e dalla Chiesa innalzato agli onori degli altari. Il programma dei festeggiamenti indetti dalla Direzione di questo Convitto presieduta dall'egregio prof. don Gerolamo Chiappe e dall'Unione ex-allievi di cui è presidente il prof. dott. Carlo Zappelli, medaglia d'argento, coadiuvato dall'ottimo segretario cavaliere prof. don Aurelio Bonaca, si è svolto con austerità, con solennità massima.

L'omaggio dei bambini di tutte le Scuole del Comune, prostrati innanzi all'immagine di don Bosco che imponente troneggiava dall'alto dell'altare maggiore della monumentale chiesa di S. Francesco, i canti di quei cuori puri, l'offerta di fiori e fiori olezzanti rappresentanti la candidezza delle loro animucce, hanno toccato le corde più sensibili di. tutti coloro che hanno assistito alla mistica e gentile cerimonia che certamente più cara di tutte le altre è giunta al cuore dar Grande Padre.

Con gentile pensiero si è voluto che tutti i bambini dopo la manifestazione religiosa, fossero andati a deporre fiori sugli steli che ricordano i Caduti in guerra dei Comune e degli ex-allievi Salesiani. Atto anche questo sommamente fine e signifìcativo. I cari piccini, quindi, sono stati radunati nei locali del Convitto ove a cura di quella Direzione è stata loro offerta un'ottima colazione.

Alle ore 11, la chiesa era letteralmente gremita per assistere alla celebrazione della solenne Messa cantata. Nello spazio riservato alle autorità abbiamo ci il Podestà dott. Dominici, il rag. Raffaele Pagliochini (ex allievo) Segretario politico del Fascio e Presidente della Sezione Combattenti, la Segretaria del Fascio femminile sig.ra Angelina Bonaca, il cav. Nello Bonaca Presidente del Comitato Comunale O.N.B., il sig, Leobino Gori Presidente della Congregazione di carità, il fiduciario del Dopolavoro e dei Sindacati cav. Giulio Cerquiglini (ex allievo), il comandante dei carabinieri, il Segretario Comunale avv. Ferdinando Di Giacomo, il capomanipolo della M.V.S.N. sig. Giudo Befani, il Presidente della Sezione Unione ex allievi prof. Zappelli, il prof. Giuseppe Chiavetti di Cerreto di Spoleto, il prof. Palladino Direttore didattico e molti altri.

Al termine della Messa gli ex allievi di don Bosco si riuniscono in convegno in una sala del Convitto, Il Presidente legge le adesioni pervenute da ex allievi impossibilitati ad esser presenti, fa una rapida relazione morale della Sezione. Il direttore don Chiappe porge a tutti gli ex allievi il saluto dei Salesiani e li esorta a continuare ad essere validi cooperatori delta Pia Società Salesiana e di seguire sempre i consigli e le orme del Beato don Bosco. Il segretario della Sezione don Bonaca invita i compagni ai tesseramento ed invia un fervido saluto augurale all'ex allievo rag. Raffaele Pagliochini che si appresta ad allontanarsi da noi per ragioni professionali.

 

Autorità, insegnanti, convittori e banchetto.

Nel Chiostro del Convitto, addobbato con genio e arte da (D. Lobina) e don Massola, rigurgitante di autorità, di insegnanti, di convittori e ex allievi (sono apprestate le tavole per più di 300 convitati9.

Vediamo anche i fratelli Pollera e  il giovane Sergio Manlio Senni  venuti espressamente dal Convitto salesiano di Terni e già alunni di questo.

Il Segretario dell'Unione ex-allievi del Beato don Bosco legge tra il più sincero entusiasmo un telegramma di Pio XI con il quale invia l'Apostolica Benedizione. Legge anche le adesioni pervenute al Comitato esecutivo da parte della sig.ra Teresina Natalucci, dott. Ippoliti, Pera, prof. Perino, prof. Sebastiani ecc. Il prof. Don Bonaca comunica, in fine, che ha appreso, la notizia che i Salesiani di Trevi hanno in animo di costruire un nuovo locale ad uso Convitto per non meno di trecento giovani. Egli si augura che tale progetto, con l'appoggio materiale e morale delle autorità e della cittadinanza, abbia ad essere quanto prima un fatto compiuto. Tutti i presenti con vivi applausi si uniscono «toto corde». all'augurio stesso.

Il Podestà, accolto da una sincera manifestazione di simpatia, sorge a parlare per compiacersi dei propositi della Direzione del Convitto e pur non potendo prendere sul momento impegni in materia, fa voti che i Salesiani a Trevi continuino a fare del bene alla gioventù nostra fino a che durerà la grande opera del Beato don Bosco. E' alpplauditissimo,

A nome degli ex allievi parla anche il Presidente dott. Zappelli ed un poderoso discorso pronuncia  anche - festeggiatissimo - il noto oratore dott. Giambattista Cesqui.

Il banchetto è stato preparato con la consueta valentia dal sig. Cesare Barbini e diretto con esemplare acume ed attività dall'economo prof. don Efisio Lobina.

Durante il banchetto è stato distribuito un bellissimo Numero unico con i dati bibliografici del Beato don Bosco ed una sua elegante effigie.

La processione

Alle ore 17 la chiesa di S. Francesco presenta un colpo d'occhio meraviglioso. Tutta Trevi, senza distinzione di sorta, è qui convenuta per apprestarsi a seguire per le nostre vie il quadro di don Bosco.

Sono le 18 quando un manipolo della M.V.S.N. al comando del sig. Guido Befani e del Caposquadra avv. Cesare Benedetti, inizia la sfilata della processione.

Associazioni cattoliche, Ordini religiosi, fascisti, combattenti, mutilati, autorità e tutto un popolo devoto e raccolto che  formano l'imponente interminabile a corteo che si snoda per via Cavour, piazza Vittorio Emanuele, via Umberto, via Lucarini per poi tornare nella chiesa. Lungo il percorso sono gettati fiori e ovunque sono affissi cartelli dai vivaci colori portanti varie leggende inneggianti al Beato don Bosco, alla Pia Società Salesiana, a Trevi gentile, agli ex allievi. ecc.

L'apoteosi del Grande Sacerdote è riuscita solenne, imponentissima.

E di ciò e parla da par suo il prof. don Lorenzo Gaggino, missionario benemerito, oratore colto e persuasivo, dinanzi a centinaia e centinaia di fedeli che gremivano il vasto tempio.

Lo spettacolo pirotecnico eseguito in piazza Garibaldi dai fratelli Seggi di Foligno è stato superiore ad ogni aspettativa.

La Banda del Dopolavoro, prestatasi gentilmente, ha contribuito assai per la buona riuscita dei festeggiamenti eseguendo - sotto la direzione dell'ex allievo Emiliano Cerquiglini - scelta musica.

Nel chiudere queste note affrettate di cronaca, ci piace rivolgere un vivo elogio alla Direzione del Convitto eri alla sezione ex allievi, per il modo con il quale hanno saputo organizzare la manifestazione per celebrare la nuova gloria dell'Apostolo mirabile della gioventù, dell'ispirato, immortale educatore, del padre e maestro di legioni di educatori, civilizzatori, missionari che hanno portato sino agli estremi confini del Mondo, venerato e benedetto, insieme a quello della nostra Santa Religione, il nome della nostri bella e grande Italia., del Beato don Bosco.

 

ANNO 1931

Il Convegno di quest'anno fu tenuto il 26 Aprile.

Fu preceduto da una Circolare inviata a tutti gli iscritti e da un manifesto affisso per la Città.

L'azione di tutti,cominciando dal Direttore D. Girolamo Chiappe, fece sì che  l'adunata di quest'anno non fosse stata inferiore a quella precedente.

Il Presidente intrattenne gli intervenuti sulla storia della Federazione Internazionale degli ex allievi,che trae le sue origini direttamente da Don Bosco.

Con suadente parola e con dati di fatto egli dimostrò come il movimento ebbe i suoi inizi il 24 Giugno 1870, festa di San Giovanni, quando un gruppo di allievi dell'Oratorio di Torino, di propria iniziativa, senza un preciso programma, ma dietro la sola guida dell'amore che ricorda ed opera, si presenta per gli auguri onomastici al Maestro.

Da quella data senza soluzione di continuità,si arriva al 18 Luglio 1909, quando venne elaborato il primo schema di Statuto, in base al quale il movimento che era nato Torinese e poi si era fatto italiano ed europeo, diventa mondiale.

 

 

ANNO 1932

Nella Pentecoste si tenne il Convegno regolamentare.

Ebbe, quest'anno, un carattere tutto suo particolare,in quanto vi parteciparono degli ex allievi .... d'occasione.

Faceva il campo in quell'epoca presso Trevi la :scuola Allievi Ufficiali 11 poleto,fra i quali xxwÌ molti erano fieri di dichiararsi ex allievi salesiani e frequentarono il collegio, parteciparono a funzioni religiose, presero contatto con l'Unione.

Recarono una nota piacevole al Convegno,che così ebbe la ventura di portare i suoi frutti di bene anche in chi altrimenti, forse non avrebbe avuto occasione o incentivo a fare la Pasqua. La consueta fraternità non ne soffrì, fu anzi più affettuosa e giuliva del consueto.

Il Prof. D.Giuseppe Castagna, per quella rotazione che le norme prescrivono, ha dato il cambio a Don Giuseppe Chiappe.

Gli ex allievi che vedono in questo quasi fatele succedersi di Capi un'operazione che per nulla turba il non meno fatale andare delle cose che promanano da un'idea di bene, ad entrambi porgono il loro cordiale saluto

 

 

ANNO 1933

 

- Un atto simpatico è stato quello degli ex allievi, che avendo saputo che D. Erminio Borio,direttore del Collegio dal 1895 al 1903 e dal 1912 al 1914, compiva ben 80 anni, gli inviarono i rallegramenti più cordiali e i voti più fervidi. Il buon padre, la cui memoria è restata indelebile in chi ebbe la ventura di conoscerlo, rispose con commoventi parole, che furono rese note a tutti gli ex allievi dell'Unione

 - Alla premiazione di fin d'anno degli alunni interni del collegio furono anche presenti gli ex alunni con la loro parola e con il loro premio. Entrambi graditissimi ai fratelli minori.

- Provenienti in auto dal Cimitero di Guerra di Sdraussina (oggi Poggio Terza Armata),dove avevano riposato per 18 anni, in mezzo alle migliaia di eroici combattenti caduti in quella zona pedecarsica, hanno sostato a Trevi le spoglie gloriose del Capitano Loreto Starace, dirette a Castellammare di Stabia, sua terra natale.

La dimostrazione data da tutta Trevi ai resti mortali di questo prode ex allievo riuscì grandiosa e commoventissima.

Una lunga colonna di macchine con Autorità, Superiori del Collegio, ex allievi mosse incontro sino alla vicina Foligno.

Durante tutto il percorso gettavano fiori alle spoglie gloriose le popolazioni accorse.

Nell'interno della Chiesa  officiata dai Salesiani il sarcofago, posto sopra un artistico tumulo, contornato da un trionfo di fiori fragranti, investito dall'alto da un fascio di luce, costituiva un quadro mistico e suggestivo. Ex allievi lo hanno vegliato in preghiera.

 

 

ANNO 1934

 

Il 1 Aprile il Santo Padre ha elevato all'onore degli Altari il Fondatore della società Salesiana.

Per opera della Direzione del Collegio e dell'Unione ex allievi, in perfetta e cordiale collaborazione, Trevi, che per la prima tra le città dell'Umbria accolse i Figli del grande educatore della gioventù, non è  rimasta indifferente e inoperosa di fronte ad un avvenimento così grande.

Costituito un Comitato Onorario con le personalità più illustri e benemerite e un Comitato Esecutive con chi poteva esplicare una buona attività per la riuscita delle onoranze, inviate opportune Circolari a tutti gli iscritti e non iscritti di cui si poté avere nominativo e indirizzo, data la massima pubblicità a mezzo della Stampa, che benevolmente si è prestata in tutto e per tutto, si riuscì ad attuare un programma davvero degno del solennissimo evento.

Gli ex allievi, con lodevole iniziativa,  raccolsero i mezzi a che venisse eretto un artistico busto marmoreo in onore del nuovo Santo nel cortile del Collegio.

I festeggiamenti ebbero inizio il 19 Aprile con la benedizione dello stendardo di San Giovanni Bosco.

Il solenne triduo fu predicato dal Dott. Don Lorenzo Gaggino, che la popolazione di Trevi e paesi e città vicine corse ad ascoltare.

La festa ebbe il suo coronamento Domenica 22 Aprile.

La Messa della Comunione generale degli ex allievi fu celebrata da Mons. Pietro Massa, Prefetto Apostolico Salesiano.

Alle 9.30 fu inaugurato il busto marmoreo del Santo, riuscitissimo. Alla cerimonia parlò, da par suo, il R. Provveditore agli studi Comm. Crocioni, presente il Rev.mo Ispettore Don Festini e tutte le Autorità locali.

Alle 10.30 fu celebrataa la Messa pontificale dall'Ecc. Mons. Giovanni Capobianco di Spoleto. É stata eseguita la Missa pontificalis prima di Lorenzo Perosi sotto la direzione del Maestro Raffaele Antolisei

Alle ore 16 si snodò per le vie cittadine una processione quale Trevi non ricorda di averne mai vista l'uguale per affluenza di popolo e per santo entusiasmo.

L'Effigie del Padre, portata da ex allievi, passò sorridente e benedicente in mezzo ad un mare di popolo osannante.

Il panegirico fu detto dall'Ecc. Mons. Panebianco.

Un'illuminazione, che ha avuto del fantastico, rivelò anche ai paesi umbri più lontani che a Trevi aveva avuto luogo una celebrazione eccezionale.

Gli ex allievi che avevano spesa tutta l'opera loro per l'organizzazione e la riuscita della festa, poterono, al chiuder della giornata, insieme alla direzione del Collegio, dichiararsi pienamente soddisfatti.

 

ANNO 1935.

Il 1° Maggio ebbe luogo il regolare Convegno. Molti gli intervenuti.

Il Presidente, ricordando la splendida riuscita della festa di Don Bosco Santo celebrata lo scorso anno con la pia entusiastica partecipazione della Cittadinanza tutta, raccomanda che il risveglio apportato da quella solennità anche in seno all'Unione, non doveva sopirsi.

Ognuno sia un efficace propagandista.

Fa quindi una dettagliata relazione finanziaria e morale, che viene approvata all'unanimità.

Il nuovo Consiglio Direttivo risulta così costituito:

Carlo Zappelli

D. Aurelio Bonaca

Augusto Menconi

Carlo Zenobi

Giulio Cerquiglini

Salvatore Zappelli

 

 Alla festa di S. Giovanni Bosco che, per necessità locali viene celebrata nello stesso giorno, ha dato particolare lustro la presenza dell'Ecc. l'Arcivescovo di Spoleto Mons. Pietro Tegliapietra, che tante lusinghiere espressioni aveva avute per l'Unione. Gli intervenuti quindi danno mandato al Presidente di esprimere all'Eccellenza tutta la loro gratitudine e tutta la loro devozione.

 

ANNO 1936

Per quanto si riferisce alla Festa di S. Giovanni Bosco e al Convegno annuale stralciamo dalla Cronaca apparsa in Voci Fraterne

 

Con grande solennità è stata celebrata, li 10 Maggio, la festa di San Giovanni Bosco. L'intervento delle Autorità cittadine e della popolazione è stato totalitario.

Ha predicato il triduo di preparazione il Can. Dante Ciccarelli di Terni. La Schola cantorum del Collegio eseguì sceltissima musica.

Dalla festa si prese occasione per indire il Convegno. E vi intervennero di fatto moltissimi ex allievi, lieti di ritrovarsi insieme nel luogo in cui trascorsero la loro fanciullezza, sotto la guida dei Figli di Don Bosco.

Il Convegno si svolse sotto la presidenza del Dott. Carlo Zappelli, assistito dal Segretario Prof. D. Aurelio Bonaca.

Il Presidente raccomandò l'osservanza dello Statuto, di cui lesse gli articoli più importanti.

Rese noto che il nuovo schedario per raccogliere i nomi degli ex allievi e le notizie che li riguardano è pronto e si viene mettendo in ordine. Raccomandò la cooperazione di tutti, specialmente nel fornire notizie e indirizzi.

 

Appena possibile verrà esaminata l'opportunità e la maniera di addivenire alla pubblicazione di un giornalino nostro ad integrazione di Voci Fraterne secondo la proposta fatta da qualche intervenuto.

In quanto all'altra proposta avanzata da altri circa l'istituzione di un giorno di ritiro spirituale nel collegio, nonostante le difficoltà che si intravedono, si esaminerà se ne sarà possibile l'attuazione.

Passando poi alla situazione finanziaria dell'Unione, il Presidente counicò che la Cassa aveva un avanzo di l: 1010,35 e la notizia fu accolta da fragorosi applausi.

L'assemblea, in fine, fece voti perché entro l'anno fosse dato inizio alla costruzione del nuovo collegio. Il Podestà, ex allievo, presente, diede assicurazioni che la pratica relativa non  dormiva.

A mezzogiorno, con la più viva allegria, ebbe luogo un fraterno banchetto offerto dal Direttore a tutti gli ex allievi intervenuti.

Nel pomeriggio una superba processione si svolse per le vie di Trevi.

 

ANNO1937

Dalle frequenti e ampie corrispondenze dell'Unione apparse in quest'anno su Voci Fraterne stralciamo le seguenti, che riflettono fatti e attività degne di nota.

 

ANNO 1938

Dalla copiosa cronaca pubblicata in Voci Fraterne nell'anno

 

ANNO 1939

Dalle Cronache di Voci Fraterne:

 

ANNO 1940

Dalle Cronache di Voci Fraterne:

 

ANNO 1941

Dalle Cronache di Voci Fraterne:

 

Nell'Aprile 1941,sempre in collaborazione dei collegiali, portò il suo contributo all'organizzazione di una mostra catechistica,che riuscì molto bene, come dimostrano gli encomi avuti dalle superiori Autorità. Detta mostra fu preceduta da una conferenza tenuta dal Presidente Ten. Colonnello Carlo Zappelli sul tema "Crociata catechistica". (v Catechèsi N°.8 del 1941).

Con spese non lievi arredò, adattandola, una delle sale del Collegio, per sala delle adunanze, di ricreazione e di una specie di circolo per gli ex allievi risiedenti sui posto.

Durante questi ultimi anni,in cui la Patria si è trovata in armi per più guerre, l'Unione ha cercato di mantenere più vivi possibile i legami con gli iscritti in servizio militare. Durante questi ultimi anni,in cui la Patria si è trovata in armi per più guerre, l'Unione ha cercato di mantenere più vivi possibile i legami con gli iscritti in servizio militare.

 

 

 

ELENCO DI EX ALLEVI CADUTI PER LA PATRIA

 

Nella Grande Guerra:
 

Brunori Bruno

Ciarletta Giuseppe

Di Giacomo Giuseppe

Ferappi Celso

Gradassi Filippo

Lattanzi Carlo

Maggiolini Guglielmo

Marcelloni Alessandro

Marroni Gregorio

Menicucci Persi Marcello

Nevi Raffaele

Pagliochini Paolo

Riccardi Augusto

Starace Loreto

 

In servizio militare

Eleuteri Leopoldo                  Stemperini Elio

 

 

In Africa Orientale

Drammis de Drammis Antonio                 Pollera Giorgio

 

Nella Guerra di Continenti:

Costantini Antonio                                Mazza Giovanni

 

Cenni biografici su alcuni di essi furono allegati, in foglio a stampa, alla  relazione precedentemente inviata.

In detto elenco sono compresi, evidentemente, i soli nominativi di cui si è venuti a conoscenza.

 

Brevi citazioni di ex allievi che si sono distinti nei campi della loro attività furono pubblicate in Voci Fraterne dall'anno 1937 in poi.

 

L'attività attuale dell'Unione è alquanto diminuita.

Vi è da notare che la maggior parte degli iscritti risiede molte lontano dalla sede dell'Unione e spesse nella zona d'influenza di altre Unioni.

Trevi è un piccolo centro di provincia.

Il numero d'iscritti che risiedono sul posto rappresenta un'infima minoranza.

Ciò non consente grandi attività che possano richiamare la maggior parte degli iscritti anche in tempi normali.

In tempi d'eccezione, poi, come l'attuale, in cui oltre alle altre difficoltà, vi è quella dei mezzi di trasporto, si comprende come ben poco si possa fare e si giustifica la detta diminuzione.

Si nutre, tuttavia, fiducia, che al ritorno della normalità non solo saranno riprese le passate attività, ma si potrà attuare un programma di lavoro sempre più ampio e sempre più proficuo, per il raggiungimento, nella forma migliore,degli scopi che le direttive dei benamati Superiori si attendono dalle Unioni ex allievi.

 

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