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Giovanni Chiaramonti (1861- 1942)
pittore
1 - Biografia
Nato nel 1861 a Todi da Alessandro Chiaramonti e da
Edimburga Ceccarelli, fin da bambino dimostrò di avere una speciale
attitudine per il disegno, come copia e dal vero. Conseguì il diploma di abilitazione all’insegnamento
nelle Scuole Tecniche, Magistrali del Reale Istituto delle Belle Arti di
Napoli, il 2 febbraio 1881. Molti gli amici e colleghi con i quali condivise l'amore per l'arte tra cui: Annibale Tenneroni l’indimenticabile amico di Gabriele D’Annunzio, Antonio Mancini, il Professore Luigi Morandi (che fu poi Senatore del Regno), Francesco Bergamini, Alessandro D'Ancona, lo scultore Enrico Quattrini (di lui si ricorderà, tra le tante opere, il busto in onore di Augusto Ciuffelli eretto a Trevi nel 1923) con il quale ebbe frequentemente, per iscritto, e a voce nelle brevi visite, scambi cordiali di giudizi, incoraggiamenti, fotografie dei loro lavori, giornali con recensioni e articoli. |
Giovanni Chiaramonti- Autoritratto -Acquarello, 1935 |
Iniziò l'insegnamento ottenendo vari incarichi di
supplenza che lo portarono in giro per l'Italia. Durante il soggiorno a Roma, dopo la scuola e le
lezioni private di disegno e pittura ad alcuni giovani di famiglia del
patriziato e dell’alta borghesia, andava a studiare all’Accademia di
Francia, dove ebbe illustri maestri e colleghi tra cui Antonio Mancini e
il Bergamini Poiché i guadagni scolastici erano assai magri, e lui
doveva pagarsi, oltre il vitto e l’abitazione, tutto ciò che gli occorreva
per il suo studio, compresi i modelli, lavorava molto di miniatura,
piccolissimi ritratti della grandezza di un soldo di allora, se non più
piccoli, per montatura di spille come usava in quel tempo, circondate di
brillanti e di pietre preziose. Ha lavorato per incarico di Antiquari e
Gallerie d'Arte. Nel 1885 venne a Trevi dell'Umbria, con l'incarico di
Professore di disegno, al Collegio “Lucarini” e nella cittadina conobbe
Amalia Cecchini, la donna che sposò nel 1898. Un anno dopo nacque Gilda,
la loro tanto amata figlia. Visse per la famiglia e l’arte. Mai volle iscriversi all’albo dei Pittori: “l’arte viene dal cuore e non ha bisogno di conferme particolari per capirne il valore”. Morì a Viareggio il 20 marzo 1942 |
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