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Pino d'aleppo |
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Specie | Pinus Halepensis Miller | |
Famiglia | Pinacea | |
Nome | Pino | |
Aspetto generale | È una conifera dalla chioma sempreverde, di forma irregolare, globosa o piramidale, stretta nelle piante giovani, alta fino a 20m. Il tronco massiccio, tende a ramificarsi a poca distanza dal suolo e si sviluppa in modo tortuoso e contorto. La corteccia grigio-chiaro è rossastra sulle spaccature. Gemme brunastre, cilindriche e lunghe 1cm. |
Foglie | Aghiformi, flessibili, di colore verde chiaro, raggruppate in paia, lunghe 9-15cm. Sono corte, sottili e poco pungenti. | |
Fiori | Infiorescenze unisessuali, in amenti ascellari ovali gialli, i femminili, verde violaceo, i maschili, che compaiono tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate. | |
Frutti | Coni (strobili) rosso-bruno, appuntiti o ovoidali, privi di picciolo, costituiti da squame legnose con, al centro, un largo umbone. La caratteristica di questi coni è il peduncolo ricurvo verso il basso che li sostiene. |
Habitat | Appartiene al gruppo di piante denominate stenomediterranee, cioè legate al clima mediterraneo; infatti è frequente nelle zone costiere calde ed aride. Prospera nei terreni calcarei e rocciosi e oltre alla fascia costiera, è diffuso anche all'interno della penisola in aree a carattere mediterraneo come alcune vallate preappenniniche dell'Umbria; famose le pinete della Valle del Serra e dei dintorni di Spoleto. È rimasta l'unica conifera di alto fusto che forma boschi spontanei, dopo la scomparsa dell'Abete Bianco. |
Usi | Il legno resinoso, di lunga durata, trova impiego per mobili, costruzioni , imballaggi. L'albero produce una resina da cui si ricava l'essenza di trementina; dalla corteccia si ricavano, tannini per la concia delle pelli. |