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LEGGENDE SULLA QUERCIA

L’albero della sovranità celeste e terrestre: la quercia

Il più antico oracolo greco si trovava a Dodona, nell’Epiro le cui profetesse erano donne. Chi veniva a consultarlo si avvicinava alla quercia e l’albero si agitava un po', poi le donne prendevano la parola e riferivano quello che Zeus gli aveva detto.
Nell’Odissea anche Ulisse si recò nel santuario.

Le ninfe delle querce

Le querce avevano un privilegio: ospitavano due specie di ninfe: le driadi e le amadriadi. Le prime avevano la possibilità di abbandonare l’albero per questo motivo era proibito abbattere una quercia.
Le seconde morivano invece con la quercia. Le si considerava quasi immortali. Appena una quercia era in pericolo, le amadriadi prorompevano in lamenti minacciosi.

La favola della quercia e il diavolo

Un giorno il diavolo si recò dal signore chiedendogli di fargli possedere uno spazio su una parte della creazione e così Domineddio decise di consegnargli il bosco ma solo nel periodo in cui esso era completamente senza fogliame. Le piante disperate non sapevano cosa fare così andarono a consultare la quercia che era più robusta e saggia. Questa dopo aver riflettuto gravemente disse che durante l’inverno lei avrebbe trattenuto le sue foglie così che il bosco non fosse mai senza fogliame. D’allora le foglie secche della quercia coriacee, e seghettate rimangono sui rami per cadere completamente soltanto quando almeno un cespuglio si è rivestito di foglie nuove.

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