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Famiglia Venturini
Famiglia che si affaccia sulla scena trevana alla metà del 16° secolo raggiungendo l'apice della potenza e notorietà nei primo anni del Milleseicento. Il Natalucci la dice oriunda da Bovara1 ove nel 1569 risultava tra i capofamiglia il notaio Rinaldo2. Parallelamente però la famiglia possedeva un grande casamento nel castello di Fabbri3 costruito sulle mura castellane, con il permesso del Comune che aveva imposto particolari condizioni, tanto che nel 1558 don Benigno e il nipote don Carlo furono costretti a scaricare il torrione che vi avevano costruito. Nel 1645 Luca Venturini acquistò Villa Fabbri4, la più prestigiosa abitazione che era in Trevi alta, e nel 1655 Venturino Venturini costruisce un'altra casa5 con magnifica vista sulla valle, poco oltre il monastero di S. Bartolomeo, nell'attuale via Cavour o via dell'Asilo. Le grandi disponibilità della famiglia si manifestarono anche nella beneficenza. Luca ornò la chiesa di S. Reparata, ora distrutta, con il nuovo altar maggiore e un quadro di S. Francesco e nel 1658 istituì quattro canonicati in S.Emiliano6 . Numerosi altri lasciti e donazioni furono effettuati da altri membri della Famiglia7. Personaggi della famiglia Venturini eccelsero in vari campi: Anton Maria, e Rinaldo dottori e letterati, attivi ambedue nella seconda metà del Seicento, mentre Donato, militare di carriera, fu Capitano e Maggiore in Ferrara. Morì nel 17098. Il prestigio della famiglia si evince anche dai numerosi matrimoni che i suoi membri contrassero con illustri famiglie di Trevi e forestiere. Molte donne sono andate spose a uomini di illustri famiglie di Foligno: Gentile va sposa ad un Orselli (1676) Lucrezia a Giovan Francesco Onofri (1673) Giacinta a Gerolamo Gerardi (1723) e Cecilia a Carlo Vitelleschi. Intorno al 1650 Rinaldo sposa Maddalena Silvani e in seconde nozze Anna di Gregorio Jacobilli, da Foligno9. Tutto ciò ci chiarisce alcuni passaggi di proprietà di Villa Fabbri e la presenza di stemmi congiunti come quello riportato in questa pagina. L'assenza dello stemma dei Venturini nella raccolta Comunale della fine del Settecento, denota un decadimento della famiglia da condizione illustre o il trasferimento del ramo principale in altra città. Un personaggio che ha lasciato memoria imperitura nella cronaca della parrocchia di S. Croce è don Eugenio Venturini (1834-1906), ma non sappiamo se discenda dalla famiglia qui descritta. |
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Trevi, Villa Fabbri - Soffitto del salone - Particolare - Stemma della famiglia Venturini (a sinistra) e famiglia Jacobilli di Foligno Trevi, Villa Fabbri, Stemmi Carrara e Venturini (foto C.R.Petrini 1999) |
Trevi, Villa Fabbri - Atrio inferiore - lapide in marmo - Particolare - Stemma della famiglia Venturini. |
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Note 1) D.Natalucci, Historia universale … di Trevi - 1745, Foligno, 1985, c. 1184. 2) idem, c. 928 3) idem, c. 602 4) idem, c. 86 5) idem, c. 91 6) idem, c. 168 e c. 110 7) idem, c. 121 e c. 573 8) idem, c. 936 e c. 1112 9) idem, c. 931 -932. |