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Le memorie francescane di Trevi |
itinerario giubilare |
(D. Aurelio Bonaca, Le memorie francescane di Trevi, Estratto da Studi Francescani, Anno XIII, n° 1, Firenze, 1927- pagg. 61)
II parte: I CONVENTI FRANCESCANI A TREVI § 8. – Un martire Trevano tra i Figli di S. Francesco È Mons. Antonino Fantosati, il glorioso Vescovo che, nel 1900, fu assassinato in Cina, a Hen-chiou-fu, in odio alla fede che egli professava ed insegnava. Era nato a Trevi, in località S. Pietro a Pettine, nella parrocchia della Perinsigne Collegiata di S. Emiliano.1. La povertà della sua famigli fu quale si conveniva ad un futuro figlio di S. Francesco. La fame, che allora dovette soffrire, rendeva il giovanetto pallido e consunto, ma nel debole corpicino albergava già una volontà ferrea, uno spirito che si sarebbe poi dimostrato fortissimo. Fece i primi studi nel Convento di S. Martino in Trevi, entrò poi nell’Ordine Francescano, tra i Frati Minori, e il 13 giugno 1865 fu Sacerdote. Contava allora 23 anni e manifestava già un cuore buono, pieno di carità evangelica; a venticinque anni partì per le missioni in Cina, il grande campo del suo apostolato. Rapidamente passò i vari gradi della gerarchia della Missione: Vicario Generale, Procuratore, Pro Vicario Apostolico, ed infine Vescovo Titolare di Adraa e Vicario Apostolico del Hunan meridionale. Quel che fece Mons. Fantosati è quasi incredibile; fondò Chiese, Seminari, orfanotrofi, Istituti per i poveri. In ogni luogo, in cui se ne sentisse il bisogno, occorreva apportatore di pace, di conforto, d’amore. Nel 1900 scoppiò in Cina la rivoluzione dei boxers. Tutto il paese fu in fiamme, le passioni dilagarono in un baleno; gli assedi, i combattimenti, le uccisioni non si contano più. Nella provincia del Hunan si scatenò tutta l’ira satanica degli infedeli e le stragi le più raccapriccianti ebbero luogo. Ben presto giunse la Notizia anche della morte di Mons. Antonino Fantosati, dei suoi Sacerdoti e della devastazione della residenza episcopale, del Seminario e dell’orfanotrofio di Hen-chiou-fu. Quello che era costato tante ansie, tante preoccupazioni, tanto lavoro fu in un attimo distrutto e il Pastore, la guida, il maestro ucciso! Nel settembre del 1900 il Rev.mo P. Leonardo Carlini O.F.M. ricevette da Han-Kow una lettera che a lui indirizzava il P. Francesco Luzi, anch’egli dell’ordine Minoritico e Misssionario in Cina e nella quale era descritto il martirio del santo Vescovo. Devo alla cortesia del R.mo P.Carlini se posso pubblicare per intero questa lettera, che è rimasta fino ad ora inedita.2. "Tornato appena ad Han-Kow, -- scriveva p. Luzi – appresi le notizie raccapriccianti relative al Vicariato di Mons. Fantosati, e cioè: Monsignore ucciso nel modo più barbaro insieme ad un'altro Padre; un secondo ferito gravemente; gli altri dispersi ed in pericolo; la missione intera distrutta. Vostra Paternità saprà certo della morte incontrata da Mons. Fantosati perché ne ha telegrafato costà il Procuratore, ma non può conoscere e neppure immaginare i particolare. Glieli faccio conoscere io in poche parole. Il povero Monsignore tornava dalla S. Visita alla sua residenza quando, un bel pezzo prima che giungesse, fu avvertito da alcuni cristiani di tornare indietro perché più di mille ribelli avevano invaso la residenza. Il buon uomo credette che fossero esagerazioni, ovvero rumori e niente altro. Proseguì il suo cammino, ma prima ancora di giungere alla sua casa, fu arrestato, spogliato, acciecato, cacciandogli ambedue gli occhi. Gli fu conficcato un palo per di dietro, che istintivamente si tolse da sé stesso; gli fu però nuovamente conficcato, e il pover’uomo non ebbe più la forza di toglierselo. Quindi gli furon tagliate le parti genitalied esposte insieme agli occhi nelle pubbliche vie della città, dov’era la residenza. Finalmente fu coperto di panni bagnati di petrolio e bruciato (non so se era ancora vivo). I cristiani poterono raccogliere le ceneri e seppellirle. Gli stessi cristiani dicono che detto Monsignore, quando fu legato ed acciecato, si rivolse ad un padre, suo compagno di visita, che ha sofferto lo stesso martirio, dicendogli: "Ricordiamoci dei dolori che ha sofferto nostro Signor Gesù Cristo".3. Soffrì il crudele e barbaro martirio colla più grande rassegnazione. Beato lui, che si trova in Paradiso, come crediamo! Una relazione ancor più dettagliata in proposito è stata trasmessa al Generale da un Missionario dello stesso Vicariato di Fantosati, che è potuto fuggire. Non dubito che detto Generale parteciperà la relazione al nostro Provinciale e così anche V.P. potrà meglio conoscere il fatto" Così morì Mons. Antonino Fantosati. Aveva 58 anni, dei quali 33 trascorsi in Cina. Mons. Fantosati cadde come gli antichi Pontefici, che versarono il sangue per il loro gregge, cadde come i martiri, come i primi eroi del Cristianesimo. Egli è e rimarrà magnifica espressione di Fede e di italianità, perché amava molto la patria sua, verso la quale teneva continuamente rivolto il pensiero, e nel nome di Dio, d’Italia lavorava e soffriva. Nell’aula magna del palazzo comunale di Trevi sta la fotografia del nostro grande concittadino; l’attuale Amministrazione Comunale si prepara a rendere al Martire insigne, in quest’anno francescano, grandi onoranze; una delle principali vie della città sarà a lui dedicata e la casetta in cui nacque sarà restaurata.4. E ben fa l’Amministrazione Comunale perché Mons. Fantosati è veramente una grande gloria cittadina, ed è dovere di Trevi onorarne la memoria, additarlo ad esempio, e specialmente far voti perché a questo illustre suo figlio siano presto decretati gli onori degli Altari. Trevi, 19 ottobre 1926.
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Note 1) Tanto il R. P. Cipriano Silvestri O. F. M. nella Vita di Mons. Fantosati (Quaracchi, Tip. Collegio S. Bonaventura), quanto il P. Benvenuto Bazzocchini O. F. M. in Cronaca della Provincia Serafica di S. Chiara dicono che il Fantosati nacque nella Frazione di S. Maria in Valle; in tale errore incorsero perché più tardi la famiglia del Martire andò a stabilirsi colà. 2) Il R.mo P. Leonardo Carlini fu per parecchio tempo compagno di Missione di Mons. Fantosati. Egli ha raccolto con amore e con cura molte memorie riguardanti il S. Vescovo. Mentre faccio voti che quelle memorie vedano presto la luce, prendo occasione per rendere pubbliche grazie al P. Carlini per avermi permesso di pubblicare l'interessantissimo scritto del P. Luzi. Il P. Luzi morì in Cina nel 1916 e fu Vicario Generale di Lao-ho-kew. Era nato in Leonessa, patria di S. Giuseppe cappuccino. 3) Il compagno di Martirio di Mons. Fantosati fu il P. Giuseppe Gambaro da Galliate, presso Novara. 4) Il restauro, nonostante le buone intenzioni a suo tempo espresse, non fu più effettuato. Vedi foto recenti [ndt] |