Trevi -
Piazza della Rocca - Ex Chiesa di S. Filippo
L’edificio, parte di un isolato che comprende la rocca medievale impiantata
sopra le mura romane, mostra elementi risalenti alla seconda metà dal ‘400.
Fu trasformato in chiesa intorno al 1640 per volontà del proprietario, che
la mise a disposizione della
congregazione filippina. La Congregazione dell’Oratorio, ispirata da S.
Filippo Neri (1515-1595, canonizzato nel 1624) fu fondata a Trevi nel 1642
da don Giovanni Antonio Costa.
T
revi, Ex Chiesa di S. Filippo - Interno
Foto: P. Valentini, 2015
Questi, oltre alla casa lasciò un sostanzioso patrimonio per il
sostentamento dei sacerdoti e l’istituzione di un “dotalizio” in favore di
ragazze povere. La curiosa buca per
lettere che si vede nella parete laterale serviva ad accogliere le
domande delle aspiranti alla dote per potersi sposare, ma si riferiva ad un
altro lascito, istituito per lo stesso scopo dall’ultimo discendente della
famiglia Lucarini, come recita l’iscrizione: “Doti
Lucarine” e risale al 1735.
Trevi,
Ex Chiesa di S. Filippo - Interno
Foto: P. Valentini, 2015
Particolare con l'autoritratto del
pittore
All’epoca la chiesa era sede della
Confraternita delle Stimmate,
costituita da 33 confratelli, tutti nobili, che oltre ad altre regole, in
morte dovevano vestire il solo saio … e i maligni mormoravano che i nobili
facevano penitenza soltanto dopo morti!
La chiesa di S. Filippo non più
officiata, alla fine dell’Ottocento in seguito ad una permuta divenne
proprietà privata. Ridotta a garage poco dopo la metà del ‘900, è stata
successivamente restaurata e trasformata in abitazione, ora di proprietà dei
signori Jouret.
Del vecchio edificio
del ‘400 rimangono due piccole
finestre e la porta laterale, recentemente traslata di qualche
decimetro, mentre il bel portale
(che era stato smontato per permettere il passaggio delle auto e poi
riposizionato nell’ultimo restauro) risale all’epoca delle radicali
modifiche della metà del Seicento.
Nella nuova ristrutturazione si è
conservato uno dei coretti con
lo stemma francescano delle “Stimmate”, invece al posto dell’altare è stato
ricavato un caminetto e al posto del quadro che lo sovrastava un moderno
dipinto rappresenta il mito di Amore e Psiche.