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Proverbi Umbri raccolti da Oreste Grifoni

45 -   CONTADINI - MONTANARI - MEZZADRI   (pagg. 134-135 )

 

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Nota: Tra parentesi acute < > è riportato il numero della pagina.

 

1.

 

- Contadinu, scarpe 'ròsse (grosse) e cervellu finu.

 

2.

 

 - Quannu lu villanu sta su lu ficu 'n' ariconosce nè parente, ne amicu.

Abruz.

 

 - Quenne lu cafone sta sopr' a lu ficu nín à parinde nè bonne amicu.

 

3.

 

 - Lu meju; de lu villanu.è lo fêle.

 

4

 

 - A cattiu zappatore, 'gni zappa' jè peggiore.

 

5.

 

 - Ne sa più lu montanaro quanno dorme, che lu diavulu quanno veja.

Si dice anche della donna.

 

6.

 

 - L'asinu de montagna caccia quillu della città.

L'estraneo caccia il paesano dalle cariche, dagli onori ; è più stimato.

 

7.

<135>

 

 - Ficora (fico) fatta, in mmocca me casca, ma lu sbordone (fico duro e tardivo) pe' lu padrone.

 I migliori frutti sono per il mezzadro, gli altri pel padrone.

 

8.

 

 - È l'ora de lu moscatellu, lu contadinu se magna lu più bellu;  se ci armane (ci rimane) un graspuione (grappolo poco ricco di uva) è pe' lu minchione de lu padrone.

 

9.

 

 - Villani e cipolle non fûrno mai in grazia di Dio.

 

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