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Proverbi Umbri raccolti da Oreste Grifoni

15  -  DENARI - AVERI - SETE DI RICCHEZZE - DEBITI  (pagg. 62-66)

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Nota: Tra parentesi acute < > è riportato il numero della pagina.

 

1.

 

- Chi ha è, e chi non ha, non è.

Lat.

 

- Si non habes, non vales.

 

2.

 

- Chi va senza dinaru e un mortu che cammina.

Lat.

 

- Homo sine pecunia est imago mortis.

 

3.

 

- Li quatrini fanno ji' l'acqua a penninsù; - e

- Li quatrini fanno piove' e tonà'.

Col denaro si compiono miracoli.

Lat.

 

- Pecuniae omnia oboediunt.

- Auro omnia superantur.

 

4.

 

- L'oru e l'argentu fô tuttu bellu.

 

5.

 

- Li signori cô li quatrini copru' tuttu.

Coprono molti de' loro vizi e delle loro mancanze.

 

6.

 

- L'oru non compra tuttu.

Non riuscirà certo ad espugnare 1' anima dell'uomo virtuoso. É nota la storia del romano Fabrizio.

 

7.

 

- Li quatrini peggiu spisi so' quilli de le medicine.

8.

 

- Quatrini e santità mità della mità.

<63>             Spagn.

 

- De dineros y bondat siempre quita la mitad.

 

10.[sic]

 

- Se lu vicinu ha bene, qualche cosa me ne vêne.

 

11.

 

- Li quatrini so' come li duluri: chi ce l'ha se li têne.

 

12.

 

- Chi cià quatrini, môre co' lu collu tortu.

   Muore con la faccia rivolta allo scrigno, a cui e gelosamente attaccato.

 

13.

 

- Se del tuo 'n'avrai, de fame murirai; - e

- Co' la speranza de lu vicinu non bolle lu pignulinu (pentolino).

 

14.

 

- Pe' fa' quatrini o un bel rubà o un bel trovà.

 

15.

 

- Chi ruba, fa roba.

 

16.

 

- Chi ha roba, fa roba; chi lavora fa la gobba.

 

17.

 

- Chi prestu arricchisce, prestu impoverisce.

Hereditas ad quam festinatur in principio, in novissimo benedictione carebit.

                                            (SALOMONE: Proverbi)

18.

 

- Chi ha coscenza non fa quatrini.

 

19.

 

- Li quatrini dell'avaru vo' su le mane de lu sciupone.

 

20.

 

- La gallina se pela quann'e morta.

I figli possono disporre dei beni dei genitori, dopo la loro morte.

 

21.

 

- Lu denaru e lu fratellu de lu diavulu.

 

22.

 

- La roba, unu la fa, un antro la mantene, 'l terzu se la sciupa (o la strica).

 

23.

 

- La roba preme a lu padrone.

I servi e gli altri dipendenti non ne hanno che poca o nessuna cura.

 

<64>      24.

 

- La roba va reto (dietro) a li quatrini.

 

25.

 

- La roba va con chi tener la sa.

 

26.

 

- Roba non me butta', chè non te butto.

 

27.

 

- La roba fa lu prezzu.

 

28.

Tosc.

Franc.

Spagn.

 

 

- Chi se priva della roba 'nnanzi che mora, in capu je sia data la mazzola.

- Chi dà il suo prima di morire apparecchisi a soffrire.

- Qui donne son bien avant de mourir, bientòt s'appréte à grand souffrir

- Quien da lo suyo antes de morir aparéiese a ben sufrir.

29.

 

- Quanno la roba se trôa, non è mai cara.

 

30.

 

- Vale più l'abbonnanza che la caristia.

S' intascano più denari in una stagione ricca, vendendo i generi a mite prezzo, che in una povera, vendendoli ad alto.

 

31.

 

- Roba poca sempre avanza.

Perchè si usa con molta parsimonia.

 

32.

 

- 'Nc' è pôerellu che 'n ji armanga 'l suo straccellu; - e

- 'Nc'è poveraccio che 'n ji armanga 'l suo stracciu.

 

33.

 

- Chi cià., la roba campa bene ; chi. cià la faccia tosta, campa meju.

 

34.

Lat.

 

 

- Roba de la fortuna pocu dura.

- Non est tuum quod fortuna facit tuum.

35.

 

- Chi spera su la carne, oggi ride, dimane piagne.

Chi fa assegnamento sugli animali domestici, come buoi, suini ecc., è destinato ad avere delle crudeli delusioni, per le molteplici disgrazie a cui essi vanno soggetti.

 

<65>             Tosc.

 

- Chi mette il suo in sangue, la sera ride e la mattina piange.

 

36.

 

- Molta terra, terra poca; poca terra, terra molta.

 

37.

 

- Terra quanta ne vîi (vedi); casa quantu ce capi.

Così si pensava un tempo, ma erroneamente. La fortuna di un proprietario di fondi rustici non è costituita dell'estensione della sua terra, ma dalla razionale coltivazione della medesima. La battaglia del grano sostenuta, tra molte altre, dal Fascismo è una prova evidente, di quanto io affermo. La casa poi molto ristretta - quanu ce capi - è dannosa all'igiene, alla moralità, agl'interessi e, forse, anche all'estetica.

 

38.

 

- Tuttu vêne dalla terra.

Non si riflette abbastanza su questa grande verità. Il Governo Fascista ha però molto insegnato anche da questo lato.

 

39.

Franc.

 

- Chi ha terra ha guerra.

- Qui terre a, guerre a.

40.

 

- Terra nera bon grana mena.

41.

 

- Terra bianca niciunu la vanga; - e

- Terra bianca presto stanca.

 

42.

 

- La terra s'ammala ma non môre.

Ha degli alti e dei bassi.

43.

 

- Chi fa la vigna fa la tigna.

 

44.

 

- Li campi de' li preti so' tutti spiantati.

 

45.

 

- La roba de campagna o de Dio o de la canaja.

Tosc.

 

- Quando il grano è nei campi, è di Dio o dei Santi.

 

<66>       46.

 

- La roba de campagna è un gra c.... chi non la magna.

 

47.

Tosc.

Pugl.

 

 

- L'anima a Dio, lu mortu a la fossa, la roba a chi tocca.

- L'anima a Dio, il corpo alla terra, la roba a, chi s'appartiene.

- L'anima a Diu, la roba a chi tocca.

48.

 

- Prete e mammana quatrini co' la pala.

 

49.

Ingl.

 

 

- Fai vedè' la borsa? Te sarà rubata.

- Colui che fa vedere la borsa desidera di esserne alleggerito.

50.

 

- Roba troâta è menza, rubata.

Si può avere la tentazione di tenerla, nonostante se ne conosca il padrone.

51.

 

- Chi perde 'na chiâe perde un carlinu (50 cent.): chi la tròa, tròa un quadrinu (5 cent.).

 

52.

 

Lat.

 

 

- Chi più ha più ne vurrìa; - e

- Lu maru più acqua ha e più ne vole.

- Crescit amor nummi. quantum ipsa pecunia crescit. Avarus non implebitur pecunia (SALOMONE: Ecclesiaste)

Abruz.

 

- Chi cchiù ttè, chiù ne vò.

 

53.

 

- Te li dò e 'nte li nego: non te li dò chè 'nte li spreco.

Sono parole che si mettono scherzevolmente sul labbro di chi non ha voglia di pagare i debiti.

51.

 

- Debiti e morte non perdonano mai.

 

55.

 

- Debiti e peccati, chi li fa li sconta.

 

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