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Dal Corriere
dell'Umbria 18/11/2004
Trevi
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I reperti sono affiorati nella zona di Pietrarossa.* dopo lavori di scavo
Scoperto edificio di epoca romana
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Il fatto confermerebbe l'esistenza di un nucleo abitato
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TREVI - Altri reperti antichi sono riaffiorati dalla zona di Pietrarossa. Una zona che riserva, a tutt'oggi delle piacevoli sorprese. Sono venuti alla luce frammenti fittili e un grosso manufatto con pietre squadrate e intonacate e tutto farebbe supporre che sia lo spigolo di un antico edificio, visto che la fattura non risale ad epoca recente. I resti sono riaffiorati grazie a dei lavori di scavo effettuati a pochi metri di distanza dalla linea ferroviaria. Reperti che dimostrerebbero senza ombra di dubbio, che la zona di Pietrarossa anticamente era un grosso insediamento abitativo. Come testimoniano gli innumerevoli resti venuti alla luce in tutti questi anni, che per la maggior parte è possibile ammirare, perché esposti, nel locale Museo, e trovati quando fu costruita la ferrovia. E proprio in occasione dei lavori per il raddoppio della linea ferroviaria, dove fu necessario scavare più in profondità per costruire il sottopassaggio, che venne alla luce un gran numero e una grande varietà di oggetti e materiale di epoca romana. Come il grosso cippo lapideo che fu trasportato all'interno della chiesa. Completamente diversa la fine di altri manufatti che, sembrerebbe, non siano stati presi in considerazione e nascosti nel cemento. Che ancora oggi siano riaffiorati altri reperti non dovrebbe sorprendere né tanto meno costituire una novità. Da tempi immemorabile infatti, nei dintorni della chiesa di Pietrarossa, si possono trovare ovunque reperti romani, e senza tanto scavare, dal momento che si trovano appena al di sotto dello strato di terreno coltivato. L'area che circonda la chiesa di Pietrarossa, viene indicata nel Piano regolatore del Comune di Trevi, come "zona archeologica", che via via si è andata ampliando nelle successive variazioni, ma non raggiungerebbe l'area dello scavo recente. E'opinione di alcuni cittadini che dovrebbe essere previsto un ulteriore ampliamento, visto che fuori dell'area delimitata come zona archeologica, riaffiorano ancora oggi importanti reperti. Questi sono venuti alla luce in modo del tutto fortuito, non grazie ad uno scavo sistematico che sarebbe auspicabile intraprendere, ma solo a lavori ed interventi eseguiti nella zona, i quali avrebbero portato alla luce i reperti, i quali proprio per la fortuità del ritrovamento, non sarebbero presi nella giusta considerazione. Anna Maria Piccirilli Nelle foto: Resti romani In quell'area trovati in passato altri reperti archeologici risalenti a quell' epoca |
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.*Nella cartografia del TCI, dell'ACI e nella segnaletica stradale è indicato S.M.di Pietrarossa, mentre nella tavoletta dell'I.G.M., che dovrebbe essere ufficiale, è adottata la grafia: Pietra Rossa. |