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Nato a Copenaghen il 24/10/1914 da padre
russo e madre francese, studiò in un istituto retto da gesuiti ove conseguì
la maturità (indirizzo artistico) e lavorò poi come fotografo per un
giornale tedesco.
Nella bufera del secondo conflitto mondiale, in seguito alla perdita della
moglie, di famiglia ebraica deportata in un lager, vagando per mezza Europa
pervenne all’abbazia di Sassovivo dove nell’immediato dopoguerra si erano
insediati alcuni profughi benedettini cecoslovacchi guidati da padre Cirillo
(František Stavel, di origine ebraica). Nell’imminenza delle elezioni
politiche del 1948, paventando una nuova persecuzione per la probabile
vittoria del Fronte Popolare, la piccola comunità si disperse e lo Jegor
visse per qualche tempo a Cancelli di Foligno e poi a Manciano presso il
parroco Don Palmiero Bartoloni.
Trevi, collezione privata
Nell'ottobre 1986 allestì a Trevi una mostra nella chiesa di S. Giovanni.
Opere
Abside della chiesa di S, Salvatore di Manciano
Edicola dietro la chiesa di S. Clemente di Matigge
S. Clemente nell'omonima chiesa
Una sua opera si trva in una chiesa di Wiesbaden
23.4
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