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Ex chiesa e monastero di S. Bartolomeo

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5- Il monastero -Storia

Ulteriori notizie in: Memorie Francescane

Non se ne conosce l’epoca della fondazione. Si sa che essendo passato in proprietà a Giacomo Pauloni, venne riscattato nel 1495 da alcune donne che volevano vivere allo stato monacale e in tale transazione furono aiutate dal Comune con una elemosina di 50 fiorini.
Non ospitò mai una famiglia molto numerosa, oscillando il numero delle monache da cinque a dieci.
Nel 1796, scarseggiando le monache si decise di chiamarvi le Maestre Pie, che però vi vennero soltanto nel 1840.
Fu risparmiato dalla soppressione napoleonica perché all’epoca (1810) non c’erano più monache, ma soltanto una maestra secolare che istruiva giovani orfane.
Successivamente l’orfanotrofio, gestito dalle Maestre Pie, fu trasferito a palazzo Lucarini ove è rimasto fino all’ultimo dopoguerra.
Nel 1868 il monastero era ridotto ad abitazioni mentre prima aveva ospitato i soldati.
Successivamente vi ebbe sede l’asilo infantile e poi la Scuola Materna come attestava fin al 1996 la targa in travertino.

LA DISTRUZIONE

Di proprietà degli IRAB (Istituti Riuniti di Assistenza e Beneficenza) diventò di proprietà comunale, quando l’Istituto fu soppresso, in base alla legge che permetteva di classificare "inutili" organismi che funzionavano egregiamente da secoli, oculatamente amministrati da gentiluomini di cui si è perso lo stampo. E tanto più furono ritenuti inutili, quanto più, come quelli di Trevi, avevano beni e capitali.
Come Palazzo Lucarini qualche anno prima, anche questo monumento fu destinato ad essere trasformato in miniappartamenti, da destinare a residenze popolari.

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Aggiornamento: 27 aprile 2017.